Visto che ad Elio fa piacere vedere report e consigli di viaggi riporto
questo fatto ieri, da me e W Vespa. La mia TA e' dal mecc per il tagliando,
W Vespa ha appena venduto il GS per un'Honda Jazz. Ci restavano le vespette
ET4 125...ma vi assicuro che anche una TA ce la puo' fare... ;))
Eccoci qua (Wvespa - il figlio che Rinaldo Piaggio avrebbe sempre
desiderato - ed io) a fare un reportino della gitarella giornaliera di ieri
giovedi 22.3.2001.
La partenza da Costa Volpino e' fissata alle 5.30 del mattino. L'itinerario
si snoda dapprima per la sponda bergamasca del lago d'Iseo; arrivati a Sarnico, si passa a Paratico sulla sponda bresciana, e via
Palazzolo-Martinengo-Romano Lombardo si punta verso Crema, indi Piacenza e
da li si infila la Valtrebbia fino a Marsaglia (Corte Brugnatella). Qui
abbandoniamo la Valtrebbia per la val d'Aveto e scolliniamo a Chiavari con
sosta a Lavagna, per dar modo a WVespa di mangiare, dal momento che aveva
gia' tentato di addentarmi durante il viaggio per placare i morsi di una
terribile fame.
Il tempo all'andata non e' stato ottimo, da Crema fino al confine della
liguria una pioggerellina, accompagnata da nebbia e un fondo stradale
poltiglioso hanno consigliato di moderare l'andatura dei nostri potenti
mezzi. Trasferimento piatto fino all'inizio della Valtrebbia, bellissima la
suddetta valle (sconsigliata il sabato e la domenica a causa del traffico
velocissimo di smanettoni e dei numerosissimi autovelox, ma bellissima da
percorrere in settimana trotterellando con calma e ammirando il panorama con
curve favolose).
Di una struggente bellezza e' IOHO la selvaggia Val D'Aveto, dietro ogni
curva ti aspetti di incontrare un animale selvaggio...occhio alle curve
cieche, perche' le frane sono sempre in agguato...
Dopo la pausa mangereccia a Lavagna, percorriamo la costiera ligure verso
Laspezia, le strette gallerie di Moneglia, le mille curve che conducono a
Monterosso, il primo paese delle 5 Terre. Qui una sosta e' d'obbligo per la
bellezza della frazione di Fegina e per placare i morsi della fame. Per
precauzione WVespa ordina mezzo metro cubo di focaccia ligure, che stiviamo
nei bauletti delle vespe.
La gente ci guarda sorridendo, di vespe ne vedono tante in liguria, ma non
gli capita spesso di vedere dei vespisti con tanto di back protector,
stivali, protezioni ecc ecc... Poi quando ci chiedono da dove veniamo il
sorriso lascia posto a un rispettoso silenzio... Per lo piu' piumino e
scodella sono il massimo dell'equipaggiamento dei numerosissimi vespisti
locali.
Lasciamo a malincuore Monterosso, il suo sole e i 24 gradi e inziamo a
percorrere la costiera che da Monterosso sovrasta tutti i paesi delle 5
terre, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore. Per noi il tempo e'
tiranno e dobbiamo accontentarci di guardarli dall'alto. Se vi avanza tempo
scendete in ogni paese e visitateli (a piedi ovviamente) tutti; non ve ne
pentirete.
Dopo una foto di rito e un po' di cazzeggiamento per un caffe' a LaSpezia si
riparte per la Cisa. Ormai le strade sono asciutte grazie al sole e ad un
forte vento, e Wvespa si scatena sulle bellissime curve della Cisa, con
pieghe al limite del copertone da 130 della sua ET4. Non avrei mai pensato
che una vespa potesse piegare tanto. Io ho solo un 120 dietro, e di una
sottomarca per giunta, quindi (scusa del fermone n 123) preferisco non
piegare al limite, tanto lui ogni tanto rallenta e mi aspetta. Giunti a
Parma, zigzaghiamo un po' per la pianura padana (Piadena, Cremona, Soncino),
sussultando quando incrociamo gli enormi camion che la popolano...ti danno
uno schiaffo che la vespa perde 10 km/h per la botta!!!
Le vespe sono costantemente sui 90 all'ora (giusto quei 5 km in meno
rispetto al max per non stressarle eccessivamente).
Potrebbe sembrare stancante e palloso viaggiare cosi', ma io avendo come
paragone il Transalp posso dirvi che non e' cosi': Sarnico - Chiavari in
Transalp lo percorro in 3 ore e 50 minuti, con la vespa ci abbiamo messo
solo 20 minuti in piu'.
Il vero problema quando la potenza e' scarsa sono i sorpassi, ma non ne
abbiamo dovuti fare molti.
Il rientro a Costa Volpino e' per le 19.00. Siamo stati in giro 13 ore e
mezza, di cui 12 scarse di viaggio effettivo per complessivi 636 km. Le
vespe hanno percorso circa 26 km/litro. Problemi??? Manco uno!!! Il sellone
e' comodo (molto piu' di quella del Transalp), solo la schiena un po'
stanca, causa la posizione delle mani un po' piu' bassa di quella del Ta e
il fatto che le ruote piccole ti fanno sentire molto le buche.
Ciao
B & S only to Gippiols People
Francesco Gippiolo n. 62 Cofondatore N.I.D
ViceBafangulatore Ufficiale Club PPCSP
tessera L.A.C. n 09 M.F.C. Tess. 01
Pietro Marco e Davide Gippiolini 62.1 62.2 62.3
(TA 99 La Moffola + ET4 97 la Ferma)