280 Km nella zona del Monferrato effettuati il 02/04/2001
Finalmente una giornata di sole! Appuntamento al casello di Genova Ovest: Andrea
Crosetti, Giulia ( la mia zavorrina) ed io.
L'autostrada è bersagliata da raffiche di vento, in particolare il primo tratto
della A26: nei giorni di tramontana capita spesso da queste parti, così
decidiamo di uscire al casello di Albisola anziché di Ovada, il cielo è terso
e il mare è blu intenso. Da Albisola ci dirigiamo verso Acqui Terme lungo la
statale 334: strada molto variegata, ricca di tornanti ma anche di tratti dove
si raggiungono facilmente i 120 (occhio ai posti di blocco). E' d'obbligo una
sosta a Sassello, crocevia di centauri. Qui ci sono parecchi bar, ma se volete
un ottimo gelato scegliete senza dubbio il bar "Gina", famoso per il
gelato fatto con frutta di produzione casalinga. Si riparte in direzione Acqui.
Da qui il paesaggio cambia, dalle case di villeggiatura si passa alle cascine e
ai campi coltivati tipici della zona del Monferrato. In questa stagione la
campagna è verde sgargiante e i prati sono un tripudio di fiori e di contrasti
cromatici. Passando per Acqui, sulla sinistra si vede l'imponente acquedotto
romano e i due archeologi (Andrea e Giulia) non possono fare a meno di notarlo,
ma senza eccessivo stupore, come chi guarda qualcosa di familiare. Da Acqui ci
dirigiamo verso Nizza Monferrato, lungo la statale 456. Questo è forse il
tratto più suggestivo di tutto il percorso: la strada sale dolcemente con curve
sinuose su colline coltivate a vite, sullo sfondo si staglia l'arco alpino,
bianco, sfavillante. Arrivati a Nizza è ora di pranzo, questa zona pullula di
ottime trattorie dove il buon vino non manca mai. Noi pranziamo da un nostro
amico a Castagnole delle Lanze, poco distante da Nizza. Dopo pranzo: caffè,
sigaretta, e via! Ancora in sella alle nostre TA che sembrano essersi
corroborate lungo questi primi 140Km e sono ancora più brillanti di prima.
Torniamo ad Acqui dove questa volta prendiamo per Ovada. La giornata è ancora
lunga, quindi anziché buttarci in autostrada decidiamo di fare una di quelle
stradine strette e a curve dove Andrea da il meglio di sé. Da Ovada quindi
prendiamo per Tagliolo in direzione Voltaggio. Questa zona è ricca di castelli
e borghi medioevali. Da Voltaggio si ritorna sull'appennino ligure,
caratterizzato da valli strette e profonde. La direzione è ovviamente quella di
Genova, passiamo però dal passo della Bocchetta che si affaccia sul mare con
una splendida vista su Genova e sulle sue fortificazioni. Alle 18.00, come nel
risveglio da un bel sogno, siamo ripiombati nel traffico cittadino.
Ciao
Paolo Parodi TA 2000