Report sloveno by Prozac
Dopo aver meditato tutta la domenica ho deciso di fare
il mio reportino sullultimo gironzolo fatto da me assieme al buon Luigi in quel di
sabato 11 dicembre. Sperando che la lettura vi aggradi a voi il piacere!
Come ogni 15 giorni io e il Luigi ci si ritrova in quel di Opicina per giocarci il
pomeriggio a suon di curve e paesaggi nella vicina Slovenia. Lo so che potrà apparire
strano ai più lontani che per fare un giro si debba per forza espatriare ma la
spiegazione in questo caso è molto semplice: lì, la densità di popolazione e di
macchine gioca a nostro favore inoltre la natura non è ancora stata distrutta dal
passaggio delluomo e spesso è più probabile incontrarsi faccia a faccia con un
capriolo che con una macchina!
Avevo sentito il Luigi in E.mail e telefono e dopo gli adeguati scongiuri e ascolto in
serena meditazione delle mie varie fratture decidevo che il tempo avrebbe migliorato nel
pomeriggio del sabato, ultimo controllo a chi viene e chi nò (accidenti 2 defezioni su 4
persone...Peccato)controllo "Roba-de-ciodi" e si parte!!!
Vedo Luigi che mi aspetta vicino al solito bar lo saluto chiedo caffè? Ma lui
-giustamente.. -cè poco tempo fà presto buio andiamo!!! Ok... Luigi hai ragione
andiamo.....
Passiamo il confine con la solita menata dei documenti e sorrisini dobbligo faccio
segno che serve benzina e ci si rifornisce...1200 al lt ...no comment! e via verso Stanjel
piccolo borgo fortificato possedimento dei conti di Koblenza signori di Trieste
ultimamente è stato restaurato e le mura medioevali gli danno finalmente un aspetto deno
della sua storia. Fermo il Luigi e lo dirotto verso un paese vicino dove gli faccio vedere
un gelso secolare Età stimata 300 anni almeno (la base ha circa 4,5 metri di diametro)di
questo albero e dei suoi proprietari se ne può approfondire nel libro
Il gelso dei Fabiani-(Gran bel libro da regalare se volete fare una bella figura con la
vostra bella)La casa editrice ve la scrivo in privato....
Il Luigi vede stupisce e sorride
Roba de ciodi ha ormai le gomme calde il tempo è migliorato e quindi si prosegue verso
Cecovini ma ad un bivio e il fido compagno di viaggio mi grida....ADESSO TI PORTOO
SULLA MONTAGNA DEL SILENZIOOOOO.... mi metto quasi a ridere ascoltando il mio scarico!!!J)
e di buona lena ci si arrampica attraverso un magico faggeto ,dopo 2 km poco manca che un
elfo saltato fuori da qualche sasso a bordo strada e mi chieda...ma hai proprio tanta
fretta di arrivare lassù?Vai più piano che non ti godi tutto ciò che posso offrirti....
Aveva ragione il Luigi... lassù in cima un pò di vento rendeva reale la cartolina
attorno a noi .Il mondo là si era fermato a 50 anni prima e non sembrava avesse una gran
voglia di recuperare il tempo perduto!!!!!. Un contadino con una pala e una fascina di
legna passa vicino a noi e ci saluta noi contraccambiamo e tutti e due guardiamo giù
nella valle e di fronte a noi il Nanos alle nostre spalle Trieste e il suo Carso
Per chi non lo sa il Nanos è lultimo monte della catena delle alpi e di cose ne
sono successe da quando vide per la prima volta quella strana scimmia camminare giù
nella valle, passarono i Romani , Attila i Longobardi le truppe di Venezia gli Austriaci
gli Ungheresi i Tedeschi gli Italiani gli Slavi........Ok Luigi è ora di andarci anche
noi!!!!.....e via giù dal monte (1000 mt sul mare) e sù in direzione Nanos ....
Curve controcurve piego inizio a buttarmi giù sempre più, ho le gomme nuove, le ho messe
mercoledì sera e non le conosco ancora,ma mi sembrano uno strumento perfetto in mano a
chi deve lasciare il segno sulla tela bianca....
Passiamo davanti una caserma di militari salutone a braccio e via sù ancora
Sento la pressione che cambia mi si stappano le orecchie e si sale ancora arriviamo
sullultima curva sguardo in lontananza e davanti a noi laggiù il mare il golfo di
Trieste più in fondo Grado e la sua laguna alla nostra destra la valle di Gorizia sotto
di noi 1200 metri di strapiombo e la valle del Vipacco proseguiamo verso linterno
del monte ma la strada sterrata che abbiamo imboccato 2 km prima è coperta da cumuli di
neve dove in certi punti si arrivava anche a montagne di tre metri ...Fà freddo devo
tenere la visiera abbassata...ritorniamo indietro e, dopo aver incrociato un cacciatore
che disperato cercava il suo cane perso al mattino ci dirigiamo su unaltra
strada.Dopo pochi metri sterrato bosco foresta neve foglie e tanta strada....finalmente in
lontananza un rifugio alpino...BENEEEEEE fermata dobbligo e pausa. Omelette calde
alla marmellata con birra per me, omelette al cioccolato e caffèlatte per Luigi(è piu
goloso di me ma non ditelo in giro!!!)Poi lui guarda fuori mi dice vieni con me... mi
vesto faccio 30 metri e davanti a me un orso in carne ed ossa vivo e vegeto che ci
guarda!!!!Alla faccia di quelli che dicono che gli orsi se ne vanno in letargo!
Mi spiego..... lo tengono in cattività ma il freddo della zona fa si che non ne soffra
per nulla
Si fa tardi e il sole prima di tramontare incendia il mare e le nuvole, da lontano ci
godiamo lo spettacolo e tutte le sue sfumature di infiniti colori che la fortunata
occasione ci offre.Si ritorna...
Ultimo sguardo dallalto e via, lemme lemme con gli occhi ancora estasiati di tanta
bellezza...ma....
a metà dei tornanti troviamo il cane del cacciatore che stremato stà in mezzo alla
careggiata....che fare????
Detto-fatto Luigi tu stai quà e trattieni il cane io torno sù(24km di curve e sterrati)a
chiamare qualche cacciatore che lo prelevi con la macchina.....lascio perdere le
difficolta' nel farsi capire vista la diversità dellidioma!!!!comunque tutto
risolto
-cane in macchina
-cacciatore contento
-noi anche
----buio pesto---
dai che torniamo a casa ancora 40 km di curvette semideserte luna davanti a noi e sorriso
dietro 2 visiere che dire altro????
Grazie Luigi
Grazie a voi che avete letto delle nostre gioie!
P.S questo report, lo dedico a quel ragazzo sloveno incontrato in un bar poco distante dal
confine che quando ci ha visto entrare ha voluto parlare con noi dicendoci stentatamente
che aveva anche lui un Vmax 1200 e che amava le moto ma questanno non poteva andare
in moto perché aveva il cancro!!!!
ciao Proz!