By Sandro Ferretti LISSTA
Si, lo so che siamo tornati dal viaggio di nozze da appena due mesi, ma "purtroppo" Cristiana ha potuto programmare le ferie solo per le prime due settimane di Luglio, per la precisione dal 29/6 (a Roma per SS. Pietro e Paolo è festa eh,eh,eh…) al 15/7.
Decidiamo per la Grecia perché è "facile" da raggiungere in moto (basta arrivare a Brindisi e da Roma sono 580 km) e perché offre sia cultura che mare pulito a prezzi sicuramente modici, anche se le mie notizie sono ferme al 1990-91 anni nei quali feci vacanze simili, sempre in TA, ovviamente.
Prenotiamo solo la nave per andata e ritorno Brindisi-Patrasso: cabina 2 letti (il viaggio dura circa 17 ore con partenza alle 19.30) con solo lavabo + passaggio moto £. 470.000 in totale, escluse tasse portuali da pagare al ceck-in (£. 36.000 per tratta in tutto), per il resto vedremo di volta in volta.
Il "giro" previsto, con l'aiuto di un sito greco che riporta gli orari di tutti i traghetti locali, è il seguente:
Patrasso-Atene (porto di Rafina), poco più di 200 Km in autostrada, e imbarco per Andros, la prima delle isole prescelte; imbarchi successivi, nell'ordine, verso Tinos, Paros e Naxos, con pernottamenti da stabilire di volta in volta; rientro ad Atene (porto del Pireo) e raggiungimento di Patrasso via Corinto, Micene ed Olimpia (autostrada/statale) con visita ai relativi siti archeologici.
Partiamo verso le 10 del 29/6 e, via sardostrada Roma-Napoli-Bari dove prendiamo un temporale, raggiungiamo Brindisi verso le 18, compriamo qualcosa per cena ed andiamo al ceck-in della HML: sorpresa "signori, mi dispiace, ma la nave non c'è…" attimo di panico, ma poi ci dicono che verremo imbarcati su un'altra nave (Adriatica), ci verrà data una cabina con bagno e doccia e, udite udite, ci viene rimborsato cash il 10% del costo totale del biglietto con l'aggiunta di £. 50.000 per la benza in quanto, nota negativa, questa nave finisce a Igoumenitsa.
A questo punto ho quasi fatto i salti di gioia perché saremmo voluti passare anche alle Meteore, ma sbarcando a Patrasso saremmo stati completamente fuori rotta, mentre da Igoumentsa la strada, circa 600 km per Atene, passa proprio di lì.
Sbarchiamo alle 6.30 ora locale (+1 rispetto all'Italia) e, dopo una ricca colazione, ci avviamo per le Meteore seguendo la statale che, pur attraversando le montagne, è sempre abbastanza buona da essere percorsa in scioltezza anche con la moto carica, tranne un tratto di una ventina di chilometri per il quale è in costruzione una variante.
Arriviamo verso le 11 dopo circa 240 km, ci fermiamo un paio d'ore per la visita ai monasteri e ripartiamo verso Trikala, a 30 km, dove ci fermiamo per il pranzo.
Decidiamo di prendercela comoda e verso le 17, dopo altri 150 km arriviamo a Vourla, un pesino sul golfo di Vorios Evoikos, dove ci fermiamo per la notte ed iniziamo a gustarci la vacanza con una cenetta a base di pesce in riva al mare ad un prezzo irrisorio.
La mattina dopo riprendiamo la strada per Rafina (secondo porto di atene, in realtà piccolo paese di mare con porticciolo annesso) dove, dopo circa 200 km tra statale ed autostrada, verifichiamo la poca attendibilità delle info-traghetti trovate su internet e dobbiamo aspettare fino alle 18.30 per il traghetto per Andros: durata del viaggio 2 ore.
Arrivati su Andros, vista l'ora ci fermiamo a Gavrio, dove troviamo un albergo con balconcino sul porto, modesto ma pulito.
Il giorno dopo, prima di cominciare a goderci un mare trasparente su spiagge deserte
(Andros non è molto sviluppata turisticamente, anche se abbastanza frequentata dai Greci) ci informiamo per gli spostamenti successivi ed abbiamo la conferma di quanto sospettavo: gli orari trovati su internet comprendono anche tutti i mezzi (catamarani,
etc.) che trasportano solo passeggeri, mentre le corse effettuate da ferry-boat sono poche e non per tutte le destinazioni (sul sito non sono differenziate).
Decidiamo quindi di modificare il programma fermandoci ter notti su Andros e quattro sia su Tinos che su Paros, rinunciando a Naxos.
Passiamo quindi due giorni di mare, girando nel contempo l'isola e facendo anche qualche km di sterrato (in realtà, volendo, di strade battute ce ne sono talmente tante che…), godendoci degli scorci stupendi e visitando il capoluogo dell'isola, piccola cittadina sul lato opposto rispetto al porto.
Il terzo giorno ci trasferiamo a Tinos, famosa perché viene conservata una sacra icona della Madonna, veneratissima dai Greci e sede di pellegrinaggio dei fedeli (la chiesa che la ospita è letteralmente presa d'assalto e si formano code infinite) e poco altro: una località nell'interno dove ci sono laboratori che lavorano il marmo, delle piccionaie artistiche ed un posto dove sembrano piovuti dei sassi di proporzioni giganti che nulla hanno a che fare con l'ambiente circostante.
Anche qui mare a volontà e la possibilità di fare sterrati, soprattutto per raggiungere spiaggette isolate, mentre per l'alloggio veniamo "fermati" appena scesi dalla nave e ci viene offerto un mini appartamento con terrazzo vista mare e aria condizionata che, dopo aver visto le foto e seguita una ragazza in motorino poco fuori il paese per "toccare con mano", accettiamo volentieri.
Durante la permanenza approfittiamo di una gita giornaliera (senza moto) con partenza alle 10 per visitare Dilos, isoletta sacra importantissima nell'antichità, ora sito archeologico tra i più importanti, e Mikonos, sulla quale abbiamo il tempo per pranzare, visitare la città, constatando quanto la stessa sia affollata e rispondente alla sua fama, e poco altro visto che alle 18 si riparte per Tinos.
Nuovo spostamento per Paros: anche qui l'alloggio ci viene offerto appena scesi dal traghetto e nuovamente prendiamo un mini appartamento che, anche se meno carino del precedente, risponde alle nostre esigenze.
L'isola è diversa dalle precedenti: meno montuosa, più coltivata, più frequentata, ma anche con molte più spiagge, quindi basta evitare le più famose per starsene tranquilli; ci sono alcuni paesi, oltre il capoluogo che è anche sede del porto, che vale la pena di visitare, un'antica cava di marmo, la valle delle farfalle (migliaia di farfalle notturne, da vedere!) qualche monastero (peraltro presenti su tutte le isole) e una grotta di tipo carsico che scende circa 80 mt. sottoterra sulla vicina isola di Antiparos, la quale offre anche spiagge stupende e isolate; sterrati a volontà.
Il ritorno al Pireo avviene di notte (il viaggio dura circa 6 ore e mezza) con partenza alle 00.30.
Scendiamo dalla nave ed il traffico (è venerdì) di Atene, nonché il caldo, ci avvolgono: decidiamo di partire subito e fare colazione in un posto più tranquillo prima di proseguire, togliendoci le giacche per il troppo caldo, via autostrada, per Corinto a circa 90 km.
Usciamo dall'autostrada prima dell'istmo, dove ci fermiamo per fare la foto di rito e veder passare una nave (fa una certa impressione!) prima di proseguire per la città antica che visitiamo, con museo annesso, poco prima dell'arrivo di alcuni pulmann pieni di turisti.
Ripartiamo per Micene (circa 50km), attratti dalla famosa Porta dei Leoni e dalla cosiddetta tomba di Agamennone (il tesoro di Atreo, in essa contenuto, è nel museo di Atene), che si riveleranno le parti più interessante del sito, praticamente in rovina salvo le mura ciclopiche.
Vista l'ora ci fermiamo per pranzo e proseguiamo per Olimpia, altri 200 km di strada abbastanza godibile, ma con un caldo atroce che ci spinge a far sosta in ogni città incontrata per bere e stare un po' all'ombra.
Durante il tragitto si può fare una deviazione di 15 km da Andritsena per vedere un tempio di Apollo molto ben conservato in località Basses.
Arriviamo ad Olimpia nel tardo pomeriggio, ci fermiamo in una pensione per ondare a vedere il sito in tutta tranquillità la mattina successiva: ne vale veramente la pena, anche per i reperti conservati nel museo, tra cui una statua di Hermes con Dioniso, scolpita nel marmo di Paros, che sembra nuova tanto la pietra è lucida e brillante e viva tanto le espressioni dei volti e le proporzioni dei corpi sono realistiche!
Pranziamo con calma e ripartiamo (ancora caldo!) per Patrasso (circa 110 km di statale) dove l'imbarco per Brindisi è previsto alle 19.30, ma, grazie alla HML, dobbiamo aspettare le 22.30.
Salvo questo ritardo il viaggio procede per il meglio, sbarchiamo a Brindisi alle 15.00 e, seguendo lo stesso percorso dell'andata, alle 21.00 siamo a casa!
DATI UTILI
Dracma: circa 5.7£ a cambio fisso, tutti gli esercizi riportano i prezzi in Euro
Benzina: da 240 a 280 Dr.
Statali: buone, salvo qualche tratto e sulle isole, e poco trafficate
Autostrade: poche e praticamente gratis (spesso quella che sulla cartina è indicata come autostrada è una statale a due corsie con corsia di emergenza)
Pernottamenti, prezzi per due persone:
Vourla: pensione, camera con ventilatore e frigorifero 5.500 Dr.
Andros: hotel, camera con condizionatore e frigorifero 8.000 Dr.
Tinos: mini appartamento con condizionatore e TV 10.000 Dr.
Paros: mini appartamento con ventilatore 6.000 Dr.
Olimipia: pensione, camera semplice 10.000 Dr.
Pasti:
Prezzi comunque ridotti, spesa massima per una cena per due (Parikia-Paros) con insalata greca, pesce alla griglia con contorno, frutta, vino in bottiglia, acqua minerale e raki (grappa): 8.700 Dr., ma abbiamo mangiato anche con 5.000 Dr.!
TA modello '88
Km percorsi in totale 2.850 di cui 1.700 in Grecia su statali (quasi tutti), autostrada (circa 250) e sterrati (una cinquantina)
consumo medio benzina verde 15 km/l
consumo olio motore totale 2,5 l
nessun inconveniente meccanico, nessuna foratura, nessun raggio rotto
cigolio dalla sospensione posteriore anche a moto scarica, lubrificazione catena ogni 500 km
Sandro e Cristiana - Roma
(agg. 27/07/01)