Le valli del Reno anteriore e posteriore .

Il percorso proposto si snoda nel cantone dei Grigioni, nella zona che confina con il canton Ticino e la Lombardia, in Svizzera.

La partenza, per noi, avviene da Luino. Entrando in autostrada a Lugano nord si percorre il veloce tratto che ci separa da Biasca, alle pendici del San Gottardo. Il tratto iniziale lo abbiamo fatto in autostrada per avvicinarci velocemente alla partenza del giro vero e proprio (tutta la strada fin qui percorsa e' materiale sufficiente per una gita dedicata. ndr) .

 Usciti a Biasca si procede per la valle di Blenio sino ad Olivone, per salire poi al passo del Lucomagno a quota 1916 metri. Il primo tratto e' lievemente ripido, per poi quasi appiattirsi verso la cima, dopo la località di Campra, nota stazione sciistica molto attrezzata per praticare lo sci di fondo. La neve ai bordi della strada ci fa' capire che quest'anno l'inverno e' stato lungo, siamo al 26 maggio! Subito dopo il passo si incontra il lago artificiale di Santa Maria, la cui diga e' percorribile fino al capo opposto (almeno in moto) per apprezzare la valle sottostante e le dimensioni dell'opera .

In meno di venti chilometri si scende attraverso la val Medel fino a Disentis, toccando piccoli paesi  le cui case si perdono quasi nei prati circostanti, in cui pascolano mucche serafiche che ogni tanto, dietro le curve, si divertono ad attraversare…attenzione, siete avvisati ! Gli ultimi chilometri si percorrono costeggiando una fonda valle, in cui solo le pareti di roccia fanno da scenario all'ambiente. Alcuni scorci sono veramente suggestivi…

La città di Disentis appare sopra un piccolo altipiano, mostrandosi con l'imponenza della sua abbazia benedettina; in effetti di questa cittadina l'unico monumento degno di visita e' la chiesa dell'abbazia, il resto del paese e' molto poco vivace…

Si esce dal piccolo centro in direzione Coira, costeggiando dal lato sinistro il Reno anteriore, toccando paesi di poche centinaia di abitanti, in cui il campanile della chiesa locale spicca sempre con le sue forme tipicamente barocche.

La prossima tappa è Ilanz, dove seguendo i cartelli per Vals ci inoltriamo per la valle omonima; fino a Sankt Martin la strada corre soleggiata immersa in prati resi vivaci dai colori dei fiori di campo che li decorano; l'erba e' cosi' rigogliosa e fitta da sembrare un immenso tappeto morbido in cui abbandonarsi…

Da qui in avanti la valle prosegue stringendosi nella suggestiva gola, decorata dalle innumerevoli cascate che scendono dai nevai che si sciolgono, fino all'abitato di Vals. Percorriamo la strada principale, anche perché quasi l'unica (il paese conta un migliaio di abitanti), fino all'uscita , per arrampicarci nel giro di pochi chilometri e tornanti fino al lago artificiale di Zervreila, a cui giungiamo dopo il tunnel a senso unico alternato lungo 1800 metri scavato nella nuda roccia; passarci da soli e' una strana  sensazione…

Ripercorriamo la stessa strada per il ritorno, la valle e' infatti chiusa, per ritornare ad Ilanz dove proseguiamo per Flims-Laax, note localita' sciistiche, ma prive di monumenti degni di nota.

Prendiamo per Bonaduz (da qui costeggiamo il Reno posteriore), poi Rhazuns e Cazis, prima di giungere a Thusis. Da qui svoltiamo decisi per la Via Mala, suggestiva strada carrabile aperta solo nel periodo da primavera ad autunno ; la strada in alcuni punti e' veramente suggestiva, incastonata nella montagna e dove più sotto corre rapido e fragoroso il fiume. In un punto, forse quello più suggestivo, uno spiazzo permette una sosta per apprezzare questo tratto di strada e una ripida scala porta al fiume, offrendo la possibilità di costeggiarlo per alcuni metri .

Proseguendo lungo la cantonale facciamo tappa a Zillis, piccolo abitato di circa 400 abitanti, per visitare la chiesa dedicata a San Martin; il pregio della chiesetta è al suo interno, in cui l'intero soffitto è ricoperto da 153 pannelli di legno dipinti (risalenti al 1113) in cui si narrano le vicende del santo e della vita di Cristo. Davvero pregevole e da non perdere. Continuiamo sulla stessa strada per immergergi nelle gole della Rofla, simili a quelle della Via Mala anche se meno imponenti  sanno regalare paesaggi comunque suggestivi. La strada attraversa pochi centri abitati prima di giungere a Splugen, da cui si puo' accedere al passo omonimo, oppure come abbiamo fatto noi proseguire per l'abitato di Hinterrhein, dove imboccare il tunnel del San Bernardino, che in circa sette chilometri e mezzo ci porta dall'altra parte ( il passo è ancora chiuso per neve, altrimenti lo avremmo sicuramente preferito ! ). Siamo già in autostrada, che ci porterà fino a Lugano da dove siamo entrati. Anche in questo caso la strada che ci separa dall'arrivo e' ricca di paesaggi sufficienti per essere da stimolo per una gita .

All'arrivo i chilometri percorsi sono stati circa 400, su strade percorribilissime da qualunque moto; nessun problema per mangiare (anche se ricordiamo che siamo in Svizzera, con i suoi prezzi…) ne per la benzina. A tale proposito raccomandiamo qualche banconota da 10 franchi, almeno per dare il dovuto al cavallo…

Un buon pranzo al sacco in un prato è senza dubbio il modo migliore per apprezzare la natura, ricordando di rispettarla .

Buona gita e saluti a tutti

Barozzi Luca, Luino (VA), barozzi.luca@inwind.it , 2001

 

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